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Il Consiglio di Stato dà slancio ai concorsi nel Lazio e in Puglia

Farmacia Redazione DottNet | 22/03/2017 17:43

Si rimettono in moto le procedure relative ai due concorsi

Il Consiglio di Stato dà slancio ai concorsi nel Lazio e in Puglia. I giudici hanno bocciato nei giorni scorsi la sentenza con cui, nel 2013, il Tar laziale cancellò la delibera della giunta comunale di Latina che istituiva e perimetrava le sette sedi cittadine da mettere a concorso. Il Tribunale regionale, chiamato in causa da un ricorso, sostenne che il provvedimento avrebbe dovuto essere emanato dall’assemblea comunale, il Consiglio di Stato invece ha confermato la competenza della giunta sulla materia. Quanto alla perimetrazione, sulla quale i ricorrenti avevano sollevato obiezioni, la valutazione dei giudici amministrativi di appello è che il comune gode di «ampia discrezionalità», rispetto alla quale l’indicazione di legge di istituire le sedi nelle aree meno abitate non ha valore «tassativo o esclusivo».

Come si ricorderà, le sette farmacie di Latina erano state comunque incluse "sub judice" nel primo interpello, avviato nell’aprile 2016 per 274 sedi, ma la Regione ne aveva "congelato" l’assegnazione in attesa del pronunciamento. Con questa sentenza, le procedure dovrebbero subire un’accelerazione e agevolare l’organizzazione anche del secondo interpello

Caso analogo in Puglia fermo da più di due mesi per un ricorso al Tar presentato da alcuni vincitori di sede "sub judice". Lo scorso 16 marzo il Consiglio di Stato ha revocato la sospensiva concessa a suo tempo dal Tribunale barese, accogliendo l’appello di un altro gruppo di farmacisti in posizione utile nella graduatoria regionale. Come si ricorderà a gennaio alcuni dei vincitori che, al primo interpello, avevano accettato una delle farmacie soggette a contenzioso (una trentina in tutto) impugnano davanti al Tar di Bari il provvedimento che dà il via all’interpello successivo, per l’assegnazione di 85 sedi.

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La tesi è che per avviare la seconda procedura vada prima attesa la chiusura dei contenziosi sulle farmacie "sub judice", per consentire agli assegnatari di rientrare eventualmente in gioco nel caso in cui alcune di queste fossero revocate. Il Tar accoglie la richiesta cautelare dei vincitori e sospende l’interpello (la cui prosecuzione «avrebbe pregiudicato irrimediabilmente l’aspettativa dei ricorrenti»), in attesa di pronunciarsi nel merito entro il prossimo maggio.

Gli altri farmacisti ovviamente non ci stanno e impugnano la sospensiva davanti al Consiglio di Stato, che dà loro ragione: «nel bilanciamento degli interessi contrapposti», dicono i giudici d’appello, è prevalente quello della Regione alla conclusione del concorso in tempi ragionevoli, «al fine di assicurare una più omogenea distribuzione dei farmaci sul territorio». La questione sollevata dal ricorso davanti al Tar resta comunque aperta, avverte il Consiglio di Stato, che proprio per questo richiama il Tribunale barese a «una sollecita trattazione del merito». Secondo notizie raccolte ieri, la Regione avrebbe già avvertito via Pec i candidati in posizione utile del riavvio dell’interpello.

fonte: federfarma, filodiretto

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